Biografia
Renzo Nucara (Crema 1955) si diploma al Liceo Artistico di Bergamo nel 1973. Frequenta l’Accademia di Brera di Milano.
La sua prima mostra personale risale al 1977 presso la Galleria Ticino di Milano.
Negli anni 80 il suo lavoro si articola intorno al tema del Diario. Emozioni, sensazioni, ‘fatti del giorno’ vengono scritti di getto
sulla tela. Sono frasi spesso al contrario o frammentate, perché volutamente collocate nello spazio tra l’esplicito e il celato, tra ciò
che vuol rivelare e ciò che si preferisce tacere.
Negli anni successivi la scrittura diventa segno, la tela cede il posto alla tridimensionalità, entrano in gioco nuovi materiali - legni,
oggetti trovati, pellicole trasparenti - con i quali crea i Box della memoria prediligendo un approccio tra l’ironico e il ludico.
Torna alla bidimensionalità con i Reperti che caratterizzano la sua produzione artistica degli anni 90. Sono forme che rimandano all’idea
di un oggetto già corroso dal tempo, realizzate dapprima in cartapesta e gommapiuma, poi in materiale plastico sul quale si addensano
strati di colore, granuli, pigmenti, elementi del mondo naturale.
Nel 1993 fonda insieme ad altri cinque artisti il gruppo Cracking Art. Materia d’elezione è la plastica che diventa anche veicolo
di impegno ecologico e sociale. Partecipa con il gruppo, alla 49° Biennale di Venezia con l’istallazione Sos World: più di un migliaio
di tartarughe di plastica riciclata e dorata che occupano i giardini intorno agli storici padiglioni. Torna
alla Biennale, sempre con il Gruppo, nel 2011 e 2013.
A livello individuale continua la sua ricerca artistica, incentrata nei primi anni del duemila
sui Resinfilm, stratificazioni di resine, pigmenti, oggetti naturali e
artificiali, matrice delle serie successive in plexiglas Stratofilm, Shape e Lighting shape.
In tempi recenti è entrato nel mondo della Cryptoart, creando opere NFT (non-fungible token), che ne attestano la proprietà digitale.